Ne sentiamo spesso parlare, ma che cosa sono i podcast e a cosa servono? Scopriamo la nuova frontiera del digitale e come si scaricano
Oggi siamo abituati ad avere ogni cosa a portata di mano, e nella fattispecie, ogni cosa all’interno del nostro telefono cellulare, che ormai è diventata un’agenda, una ventiquattrore, un vero compagno di vita. È possibile ottenere ormai qualsiasi cosa, e in un mondo in cui si digitalizza ormai qualsiasi cosa, si sente sempre più spesso parlare di podcast. Ma che cosa sono i podcast?
Cosa sono i podcast: la replica delle vostre trasmissioni preferite
Siete degli appassionati di radio e delle loro trasmissioni? Adorate ascoltare i vostri speaker preferiti, ma non avete avuto tempo di ascoltarli? Niente paura! I podcast sono la vostra ancora di salvataggio! Infatti, i podcast sono delle trasmissioni radio diffuse grazie ad internet. Le loro radici risalgono di già agli anni novanta, grazie a una connessione internet che facilitasse il trasferimento di file di grandi dimensioni. I podcast attuali, quindi, sono praticamente la “replica” delle trasmissioni caricati on line, e grazie ad appositi software, è possibile riceverne gli aggiornamenti e riascoltarli. Una grande nuova frontiera dell’ascolto radio. Tra le App più popolari e diffuse per poter ascoltare i podcast, è Google Podcast, scaricabile gratuitamente. Anche su Spotify, previo abbonamento, è possibile ascoltare i podcast che più si preferiscono.
Differenza con lo streaming
Il podcasting è formato dall’insieme di quelle operazioni tecnologie che ne permettono il download, tramite un client (detto anche aggregatore) o feed reader (quando spesso leggiamo feed RSS) e una infrastruttura trasmissiva. Il feed RSS divenne popolarissimo per lo scambio rapido di informazioni audio tra computer, palmari, e lettori digitali di musica, esteso poi ai telefoni cellulari.
La grande frontiera del podcast è la possibilità di scaricarlo e salvarlo sul proprio dispositivo. Quindi, anche se non avete connessione per collegarvi alla rete, è possibile ascoltarlo anche offline. E questa, è una grandissima novità. Il fatto di poter ascoltare qualcosa, non essendo connessi, ci libera dalla schiavitù dell’essere sempre in rete.
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La differenza con lo streaming è proprio questa. Se nel primo caso possiamo anche essere offline, con lo streaming necessitiamo di una connessione per vedere i contenuti. E, va inoltre doverosamente aggiunto, anche di una buona connessione, per guadagnarne in termini di download, fluidità dell’immagine e del sonoro. Si penda ad esempio a un tragitto per andare a lavoro e non si ha a disposizione una connessione per ascoltare la radio, i questi download diventano fondamentali. Tendiamo spesso ad isolarci dal mondo, pur di essere in buona compagnia con le nostre cuffie sempre belle cariche.
