27 dicembre, ricorre la nascita del primo fumetto in Italia

Tra le ricorrenze Natalizie, ce n’è una singolare al 27 dicembre: nasce infatti in Italia il primo fumetto. Quale era e di cosa trattava

primo fumetto in Italia
Il 27 dicembre nasceva il primo fumetto in Italia

Prima ancora che la televisione facesse breccia nelle case degli italiani, per anni i ragazzini e adulti si sono divertiti a sfogliare i fumetti. Ne è nata una vera e propria cultura, e anche con l’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, il fumetto è sempre stato sulle librerie e gli scaffali delle nostre case, per anni e anni. Ci ha accompagnati nei nostri momenti di relax, nelle vacanze, e ci sono stati alcuni che sono diventati storici, da cui sono stati tratti anche film e serie televisive. Un prodotto che oggi, attira collezionisti da ogni parte del mondo, in cerca delle edizioni più datate. E il 27 dicembre, nasce il primo fumetto in Italia. Scopriamo qual è.

27 dicembre, nasce il primo fumetto in Italia: correva l’anno 1908

All’alba del XX secolo, nel 1908, appare il primo fumetto nelle edicole italiane. Il 27 dicembre, apparve in edicola, come supplemento settimanale illustrato del Corriere della Sera, il Corriere dei Piccoli. Una data che ha segnato la storia del fumetto in Italia, considerata come data di partenza in assoluto nel nostro paese. I natali sono da attribuire a Silvio Spaventa Filippi, fondatore nonché direttore, da una idea di partenza (il Corrierino) della scrittrice oltre che pedagogista Paola Lambroso. Il fumetto rappresentava personaggi di fumetti americani, in quattro strisce di due vignette, lanciando il personaggio Bilbolbul. Ebbe tantissimo successo. Un bambino africano che per anni fu protagonista delle vignette. Fu disegnato da Antonio Rubino e Attilio Mussino. La diffusione del primo numero fu un successone, con circa 80 mila copie stampate.

primo fumetto in Italia
Il 27 dicembre nasceva il primo fumetto in Italia

Niente nuvolette ma didascalie

Le prime nuvolette parlanti, che erano considerate diseducative e quindi vietate tassativamente, comparvero per la prima volta soltanto un decennio dopo. Per poi diventare consuetudine negli anni 60, anche sulla falsa riga del modello americano. Al posto della tipica nuvoletta, vi erano quindi delle didascalie che raccontavano le vignette, e come si può immaginare per quel periodo, miravano a introdurre valori patriottici e risorgimentali. Oltre che pedagogici, s’intende. Come voleva la corrente dell’epoca, infatti, il solo divertimento non era concepito ma alle spalle doveva esserci una matrice formativa. 

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Il 27 dicembre nasceva il primo fumetto in Italia

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Dopo l’ascesa di Bilbobul, fece la sua comparsa nel 1917 di un’altra icona nei fumetti per ragazzi del tempo, ovvero Il Signor Bonaventura. Sul finire degli anni 30, nel 1932 fece la sua comparsa Topolino. Ma sono stati soltanto i precursori di quei fumetti che hanno accompagnato i ragazzi adolescenti fino all’età adulta. Si pensi al Diabolik, creato da Angela e Luciana Giussani, Corto Maltese e il mitico Lupo Alberto. Per non dimenticare l’immortale Tex.

primo fumetto in Italia
Il 27 dicembre nasceva il primo fumetto in Italia

Il Corriere dei Piccoli smise poi le proprie pubblicazioni nel gennaio del 1996, considerato e celebrato come il più longevo tra i periodici e fumetti per l’infanzia, in Italia. I collezionisti sono sempre più alla ricerca di numeri speciali, edizioni introvabili, o il numero mancante di quella serie di un fumetto a loro caro. Roba da altri tempi, che ci fanno ricordare quanto bastava poco per passare il tempo con una lettura e divertirsi allo stesso tempo. Nel 2008 fu celebrato il secolo di storia del fumetto in Italia.

 

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