Cos’è l’estate di San Martino: quando si verifica e a quando risalgono le sue radici, di questo evento di novembre
L’Estate di San Martino, è una ricorrenza di novembre celebrata in tutta Italia con diverse usanze regionali. Si verifica nella settimana che accoglie l’11 novembre, giorno in cui appunto ricade la festa di San Martino. Ma tendenzialmente, per tutta la settimana, è frequente avere un clima abbastanza mite e soleggiato. Ma quali sono le sue radici?
Estate di San Martino: legata alla figura di San Martino di Tours
La tradizione tramandata narra che Martino, un soldato sotto l’impero romano, prese il suo mantello mentre effettuava la sua ronda ordinaria, notturna, nell’inverno dell’anno 355, dividendolo in due parti, dando ristoro, quindi calore, ad un mercante quasi privo di abiti. Dopo quella notte, Martino ebbe una visione di Gesù con indosso il suo mantello militare. Da lì inizio la sua conversione al cristianesimo. Anche per questo è il Santo Protettore dell’Arma della a Fanteria dell’Esercito Italiano. È una ricorrenza anche legata alla spillatura del vino novello. Ma l’aspetto del ristoro del mercante, è quello che più avvicina al clima appunto caldo rispetto alle medie stagionali, del mese di novembre. Infatti esiste appunto un detto che recita: “Da San Martino l’inverno è in cammino. Chi vuol far buon vino zappi e poti a San Martino“.
La festa dei Cornuti
È anche chiamata la festa dei cornuti, in Abruzzo, di origini pagane, vedendo sfilare e urlare per le strade del paese gli uomini. In Sicilia invece è tradizione associarla alla spillatura del vino nuovo, con la classica preparazione dei biscotti di San Martino, da inzuppare nel vino. Mentre in altre regioni, come l’Emilia Romagna, si usa dire “fare San Martino” quando è ora di traslocare da una casa all’altra.
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Ma i valori di questa Estate, sono più profondi. Infatti il vero senso è lo sprono all’altruismo e al distaccarsi dalle cose materiali, per dare aiuto (come fatto da Martino dando calore con il suo mantello) agli altri, ai più bisognosi. L’inverno della vita in un sol colpo può essere allontanato, con la generosità genuina di cui tutti noi siamo in possesso, ma che molto spesso non condividiamo. Anche il grande Giosuè Carducci scrisse dei versi, nella poesia appunto San Martino, presente nella sua raccolta Rime nuove del 1887. Quindi, come dice il vecchio detto “L’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochino“, godiamoci laddove presente questo clima ancora sopportabile, prima delle ondate di grande gelo che stanno per arrivare.
