Justin Bieber è stato bandito dalla casa automobilistica della Ferrari. Un duro colpo per uno degli artisti nati sotto al segno dei Pesci più famosi della musica moderna. Ecco svelato il motivo
Justin Bieber ha subito un colpo basso da una delle aziende più famose al mondo, di casa nostra. Paradossalmente il motivo ha a che fare con una delle caratteristiche più strane del suo segno zodiacale sotto cui è nato, e che non è piaciuta affatto alla casa di Maranello.
Justin Bieber: quando i Pesci hanno sempre la testa fra le nuvole
I nati sotto al segno dei Pesci, si sa, hanno sempre un po’ la testa fra le nuvole. I motivi possono essere diversi, su tutti c’è il fatto che vivono sempre in un mondo loro e sognano sempre. Eterni sognatori e rimandano qualsiasi cosa possano rimandare. Sono infatti procrastinatori seriali, ma soprattutto hanno un difetto enorme: dimenticano tutto. Nel senso che sono smemorati perché sempre avvolti nel loro mondo, e perdono possesso delle cose importanti. Fortuna per loro che hanno la testa sulle spalle, altrimenti si perderebbero anche quella.
Ed è proprio questo che non è piaciuto alla Ferrari. La casa di Maranello, infatti, non ha gradito come l’artista più ascoltato di Spotify abbia preso cura, o per meglio dire, non abbia preso cura delle propria automobile. Ed è per questo che è stato segnato nella black list degli acquirenti della Ferrari. Infatti una volta parcheggiato la sua Ferrari 458, pare che il cantante non ne abbia preso cura al punto di dimenticarne il luogo in cui l’aveva lasciata e parcheggiata per settimane. È stata soltanto poi ritrovata successivamente, ed è qui che la Ferrari, oltre ogni aspetto economico, ha fatto valere la propria etica ed una sorta di “guida all’utilizzo” delle proprie vetture.
Inoltre l’auto è stata messa all’asta
E proprio come fa un buon individuo nato sotto al segno dei Pesci, Justin Bieber ha agito nella totale tranquillità, incurante delle conseguenze che ne potessero scaturire. Infatti, dopo il ritrovo ne ha prima cambiato il colore (e si, gli ingegneri Ferrari si staranno rivoltando) e poi l’ha messa all’asta. In barba a tutte le regole Ferrari o “guida al consumatore” che la casa di Maranello generalmente fornisce ai propri acquirenti. Ed è così che è finito dritto nella black list. Beh, da un pesci non c’è da sorprendersi che agisce felice senza pensare a nient’altro. E le reazioni del cavallino rampante, verrebbe da dire giustamente, non si sono fatte di certo attendere.
