Ci sono tanti aneddoti sul Festival di Sanremo: andiamo a scoprire quali sono le curiosità più strane o che si ignorano di questa manifestazione
Attraversando ogni edizione del Festival di Sanremo, si potrebbero contare le innumerevoli curiosità e retroscena. Alcuni riescono ad emergere mentre altri, tanti, restano nel cuore e nella mente degli addetti ai lavori, dei cantanti e degli orchestrali. Ma tanti aneddoti sul Festival di Sanremo sono sempre i più ripercorsi e gettonati. Curiosità intramontabili che ogni anno, in occasione della manifestazione, riemergono prepotenti.
Aneddoti sul Festival di Sanremo: il Festival dei fiori
Ad ogni cantante e ospite (in passato solitamente solo alle donne, ormai anche agli uomini) veniva e viene portata una composizione floreale dopo aver cantato il proprio brano. E così come nelle stanze d’albergo in cui sono ospitati. Sanremo infatti è conosciuto come il Festival dei fiori, in quella che è la città dei fiori. Nota proprio con questo nome, Sanremo è ricca di giardini, verde, composizioni floreali che sono tipiche del paesaggio, e che accompagnano sempre i grandi eventi cittadini. Ma perché nacque il Festival di Sanremo? Era l’anno 1951 e il paese si affannava nel riprendersi dal dopoguerra, e così per cercare di restituire valore al territorio e al turismo, fu introdotta la manifestazione, che da allora si è sempre ripetuta. Un altro aneddoto curioso, che in un certo modo si è ripetuto pochi anni fa: nell’edizione del 1958 Domenico Modugno prese a pugni Johnny Dorelli per convincerlo di salire sul palco. La canzone, manco a dirlo, vinse il festival: Nel blu dipinto di blu, una delle canzoni italiane più famose in assoluto. Oppure della famosissima diatriba Bugo – Morgan, ma la canzone non ebbe lo stesso risultato.
La morte di Luigi Tenco e i flop eccellenti
Sicuramente l’edizione più tragica è quella dell’anno 1967 quando Luigi Tenco, in gara con Dalida con la canzone Ciao Amore Ciao, nella sua camera d’albergo, si tolse la vita con un colpo di pistola. Fu istituito nel 1974 il Premio Luigi Tenco come riconoscimento per la musica d’autore. Ma Sanremo è anche culla di flop eccellenti che nel corso degli anni poi hanno conquistato le classifica radio mondiali.
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Si pensi a Mia Martini, con Almeno tu nell’Universo, piazzatasi solo al nono posto. O Un’avventura di Lucio Battisti o Vita Spericolata di Vasco Rossi, o ancora Piazza Grande di Lucio Dalla. Un “insuccesso”, che se lo avessero saputo prima, gli orchestrali avrebbero lanciato via gli spartiti.
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Cosa che fecero nel 2010. L’orchestra di Sanremo infatti lanciò via gli spartiti, come protesta per la classifica e risultato finale, in particolare per il piazzamento al secondo posto di Pupo, Luca Canoncini ed Emanuele Filiberto con Italia amore mio.
