Achille Lauro a Sanremo: gli esorcisti contro di lui

Achille Lauro si è sempre e sin da subito distinto per l’anticonformismo delle sue esibizioni: gli esorcisti sono contro di lui.

Achille Lauro a Sanremo: gli esorcisti contro di lui

Artista poliedrico e senza dubbio originale, ha sin da dubito interessato e calamitato il pubblico su di sé con le sue esibizioni spesso sopra le righe e fuori dal comune. Achille Lauro è un cantante che non ha paura di osare e non si fa certo limitare o vincolare dai possibili giudizi. I commenti su di lui e sulle sue esibizioni, però, non sono mai mancati: più lui, infatti, osava, più il pubblico si scandalizzava. Già l’anno scorso, inoltre, Lauro è stato invitato come ospite speciale per tutte le sere al festival di Sanremo, portando ogni giornata un’esibizione diversa e sempre più complessa. Quest’anno, invece, lo vediamo nei panni di concorrente con il suo nuovo brano.

Achille Lauro a Sanremo: gli esorcisti contro di lui

Achille Lauro ha aperto la prima serata del Festival di Sanremo con il suo nuovo singolo “Domenica”. Un ritmo incalzante, una base scoppiettante e un testo semplice ma facile da rimanere impresso nella memoria degli spettatori. Ma soprattutto, Lauro ha dato il via al festival della musica, in prima serata, con un’esibizione anticonformista e che ha lasciato molte persone perplesse.

Achille Lauro a Sanremo: gli esorcisti contro di lui

La prima esibizione di Achille Lauro, martedì primo febbraio, infatti inizia con lui a petto nudo e con un coro gospel alle spalle. E si conclude con lo stesso Lauro che, incurante dei tatuaggi ben visibili e in mostra in prima serata, opera un auto battesimo sul palco. Ma al cantante, di rimanere sulle righe, non interessa e così anche la seconda serata in cui l’abbiamo ritrovato è stata bella scoppiettante. Durante l’esibizione di giovedì tre febbraio, infatti, al termine della canzone si è slacciato i primi bottoni dei pantaloni, infilando poi una mano nelle mutande. Anticonformista, ribelle e sopra le righe: Lauro non ha paura di osare, non teme il giudizio dell’opinione pubblica e molto spesso il suo intento è proprio quello di colpire, l’opinione comune, nel suo punto debole. 

Come un Renato Zero ai suoi tempi, Achille Lauro porta sul palco tutto ciò che al giorno d’oggi è taboo, e lo fa con una maestria e un’originalità che spesso lasciano spiazzati. Com’è scontato pensare, però, non tutti vedono un artista. Tra coloro che cercano di prendere il più possibile le distanze dal cantante troviamo il monsignor Antonio Suetta, vescovo di Sanremo. Secondo il vescovo, infatti, l’esibizione di Lauro è stata uno spettacolo “penoso” e che ha “profanato i segni sacri della fede cattolica, evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante”

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Ma il vescovo non si ferma e continua la sua critica nei confronti dell’esibizione di Achille Lauro: “profana il sacramento del battesimo mentre il coro gospel canta “AlleluXX”. Ma che bravo! Quelli che chiedono il rispetto e la tolleranza. Pagato con il canone! Vergogna! In ultimo, arriva la bocciatura da parte dell’Associazione italiana esorcisti, che dichiara come “serve una preghiera riparatoria“. 

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