Grammatica italiana: orrori ortografici da evitare (parte due)

La grammatica italiana è a tratti complessa, ma intuitiva: quali sono gli errori più plateali, che generalmente si commettono?

grammatica italiana
Quali sono i peggiori errori grammaticali?

Una persona, la sua credibilità e serietà, sono giudicate anche dal modo in cui si espone e scrive. Il rischio in commettere errori nella grammatica italiana sono dietro l’angolo, così come una brutta figura. Si può essere clementi, comprensivi, per diversi errori. Che siano refusi, errori di battitura. Ma di fronte allo sterminio delle “h”, nella coniugazione del verbo essere, anche il Mahatma Gandhi, nel pieno della sua forza di spirito, avrebbe perso la pazienza.

Grammatica italiana: gli orrori della discordia

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Quali sono i peggiori errori grammaticali?

Adottate l’h nella coniugazione del verbo avere. Non c’è niente di male, e vi sentirete persone nuove. L’offesa agli occhi e alla mente, si manifesta anche nel tipico errore tra la “e” congiunzione e la “è” del verbo essere. Essere o non essere, questo è il problema. No, il problema è l’accento! L’accento che generalmente si mette in “un pò”, toglietela e donatela al verbo essere. Infatti, sfatiamo un tabù: si scrive un po’. Così come “non c’è la faccio”. No, non ce la facciamo veramente. È quasi un’offesa che si prende sul personale. C’è, è la forma contratta di “ci è”, indicativo presente del verbo essere, terza persona singolare. A differenza del “ce”, pronome personale. Una battaglia che non avrà mai fine. Nella danza mistica degli accenti e degli apostrofi, “un’altro” va senza apostrofo, che si utilizza invece quando è al femminile, “un’altra”.

Un pultroppo potrebbe scatenare guerre di famiglia

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Quali sono i peggiori errori grammaticali?

Per un “pultroppo” potrebbero cadere delle teste (in senso figurato, ovviamente. Forse.). Adottate un “purtroppo” e fatelo vostro, coccolatelo e utilizzatelo, dimenticando per sempre la forma sbagliata. Un altro (visto? Questa è la forma adatta!) errore tipico è “propio” anziché proprio. Una storpiatura che fa rabbrividire, su questo siamo tutti d’accordo. E attenzione, “d’accordo” e non “daccordo”.  Anche con la punteggiatura non bisogna mai abbondare.

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Quali sono i peggiori errori grammaticali?

Spesso ci si imbatte in domande con tanti punti interrogativi, e se vogliamo far vedere di essere davvero arrabbiati, a corredo si inseriscono anche punti esclamativi. In realtà, di punto di domanda ne servirebbe soltanto uno, magari rafforzato da uno esclamativo. Ma anche se usati da soli, mai metterne più di uno. Di puntini sospensivi, invece, si fa incetta: il numero esatto è tre. Immaginate un testo con decine di puntini sospensivi………………………. Fastidioso no?

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Quali sono i peggiori errori grammaticali?

Sono quegli orrori che saltano subito agli occhi. Oltre che sui banchi di scuola (ma i bambini che stanno imparando sono giustificati), sono frequenti da leggere sui social network, in cui anche persone che sembrano all’apparenza molto istruite, cadono nei tranelli della grammatica italiana. Talvolta ci cadono, altre invece, imperterriti, ci sguazzano. E meriterebbero davvero di restare in piedi, con le mani in testa, dietro la lavagna.

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