Gli errori della lingua italiana: quali sono i più frequenti (parte uno)

È frequente imbattersi in errori della lingua italiana: un linguaggio complesso e pieno di insidie. Scopriamo quali sono gli errori più frequenti

errori della lingua italiana
Quali sono gli errori grammaticali più comuni?

Spesso durante alcune conversazioni, ci si arrampica su espressioni improbabili, o coniugazioni di verbi imbarazzanti. Talvolta si riesce a farla franca, nascondendosi dietro ad una parlantina che potrebbe far distogliere l’attenzione dall’errore. Il problema, enorme, sorge quando questi sbagli palesi, vengono trascritti. E da lì non si scappa. Orrori che restano nero su bianco e che a guardarli, si rabbrividisce. Ma grammaticalmente, quindi, quali sono gli errori della lingua italiana più frequenti? Scopriamoli.

Gli errori della lingua italiana: quelli che spesso ignoriamo

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Quali sono gli errori grammaticali più comuni?

Molto spesso pensiamo che, scrivendo, sia tutto apposto. Un momento: apposto, o a posto? E questo è uno degli errori più frequenti, che spesso non ci si accorge di commettere. Infatti, per dire che una cosa è sotto controllo andrebbe scritto tutto a posto. Apposto, è participio passato di apporre. Un errore molto frequente in cui inciampare. Piuttosto che: sul suo utilizzo potrebbero cadere delle teste. Molto spesso infatti, in maniera impropria “piuttosto che” è utilizzato come “oppure”/”o”, con valore disgiuntivo. Errore, grande errore. Utilizzarlo in luogo di oppure, è uno degli errori più comuni che si possano commettere. Io e tu, una forma ormai caduta in disuso sostituita dall’errato e più diffuso, quanto ormai accettato “io e te”. È di fatti un errore, in quanto io è soggetto, pronome, mentre te è complemento oggetto. Una forma che il linguista G. I. Ascoli definiva un toscanismo insopportabile.

Inglesismi che portano sulla cattiva strada

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Quali sono gli errori grammaticali più comuni?

I termini inglesi sono stati italianizzati, e fatti propri della nostra lingua negli ultimi decenni. Si pensi ad esempio al verbo “realizzare”. Il suo uso improprio deriva dal regno unito, utilizzato (to realize) quando ci si rende conto di qualcosa, a differenza dell’utilizzo italiano che sta a significare attuare, portare a compimento, rendere reale e far avverare. Un significato completamente diverso. Questo è il prezzo da pagare quando si importano altri termini.

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Quali sono gli errori grammaticali più comuni?

Per non parlare quando su un foglio danzano apostrofi e accenti, come un cielo stellato. Errori comuni e tipici da individuare, ad esempio quando si scrive “quand’è”. Orrore per gli occhi. Trattandosi di un troncamento, l’apostrofo non è necessario, ma assolutamente comune da vedere. Oppure errori del tipo maschile e femminile.

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Quali sono gli errori grammaticali più comuni?

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È vero che accenti e apostrofi sono gratis e non si pagano, ma il loro utilizzo dovrebbe essere corretto nelle forme maschili e femminili e nei troncamenti, affinché (esatto, “affinché” si scrive con la “é” – accento acuto) non si commettano orrori imbarazzanti.

 

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