Punto G, alla ricerca della felicità: perché è cosi difficile trovarlo

Perché è così difficile individuare il punto g, valvola fondamentale per il piacere femminile? È sempre molto complesso, ma non impossibile

Punto G
Alla scoperta della più famosa zona erogena femminile.

In un rapporto sessuale, si sa, oltre che il piacere personale, è meraviglioso donare piacere al proprio partner. E bisogna avere le abilità per toccare le corde giuste. Nella fattispecie, una zona erogena femminile ormai mitologica molto complessa da individuare. La leggenda vuole che chi lo troverà diventerà Re d’Inghilterra. Il punto G. Il famigerato, l’innominabile, il non plus ultra del piacere femminile, è concesso a pochi eletti. O forse no?

Il punto G, alla ricerca della felicità

Punto G
Alla scoperta della più famosa zona erogena femminile.

Questa parte della mia vita, questa piccola parte della mia vita si può chiamare Felicità!”  Una frase, quella pronunciata dal grande Will Smith ne La ricerca della felicità, che si potrebbe pronunciare al momento dell’individuazione del Punto G. Ebbene è una delle zone maggiormente erogene del corpo femminile. Va precisato che ogni donna è diverso, ed ha una percezione sensoriale tutta sua. Ma tendenzialmente è il punto principe dell’orgasmo femminile. Il nome è dovuto al Dottor Ernst Gräfenberg, che definisce più che punto, una più o meno estesa zona particolare tra le pareti vaginali della donna. La scoperta è datata 1950, terminazioni nervose tendenzialmente situate nella parte alta dell’organo sessuale della donna. I consigli di sessuologi è quello di individuare il punto g in autonomia, da sole, al fine di conoscere bene il proprio corpo, e perché no, capirne anche le potenzialità.

Un piacere tutto da scoprire

Punto G
Alla scoperta della più famosa zona erogena femminile.

Molte donne raggiungono infatti il piacere personale in particolare con la stimolazione di questa zona erogena. Alcune donne lo preferiscono al rapporto sessuale completo. Questo perché ne hanno capito la potenzialità, e il lasciarsi andare alle sensazioni che ne genera. La posizione prediletta per l’individuazione, è quella chiamata del “cucchiaio“, ovvero distese lateralmente con le gambe tirate verso il busto. Ovviamente ci sono anche donne che non trovano piacere tramite questo tipo di stimolazione, d’altra parte, il mondo è bello perché è vario! Ma il bello della sessualità è proprio questo, non c’è nulla di convenzionale, e il corpo delle donne e degli uomini sono una continua ricerca di punti da stimolare, e da conoscere.

Punto G
Alla scoperta della più famosa zona erogena femminile.

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Chi riesce dunque ad individuare questa zona particolare, diventa l’eletto/a. Le donne invece che non hanno mai provato questa sensazione invece, non devono disperare. La pratica aiuta ad individuare qualsiasi cosa. Conoscere se stessi aiuta ad essere maggiormente a proprio agio anche con gli altri.

Punto G
Alla scoperta della più famosa zona erogena femminile.

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Ci sono, inoltre, in commercio numerosi strumenti, sex toys che puntano sia alla stimolazione clitoridea e del punto g. Sempre nell’ottica di non precludersi niente, e divertirsi, possono essere anch’essi una piacevole scoperta.

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