Con il Natale arriva l’Elf on the shelf: ecco cosa racconta la tradizione

L’Elf on the shelf, letteralmente l’elfo sullo mensola, secondo la tradizione è l’elfo che a partire dal primo giorno di Dicembre tiene sotto controllo la situazione in casa. Ma andiamo a scoprire meglio cosa racconta la tradizione

elf on the shelf
Cosa racconta la tradizione dell’elf on the shelf?

Dal 1 Dicembre inizia il periodo dell’avvento, ovvero il conto alla rovescia fino ad arrivare al 25, ovvero il giorno di Natale. In questo periodo è particolarmente famoso il calendario dell’avvento che sottolinea l’attesa del Natale e la rende più entusiasmante. C’è però una famosa tradizione, nativa americana, che rende l’attesa del giorno di Natale ancora più magica, quella dell‘Elf on the shelf, ovvero l’elfo sulla mensola, che da pochi anni è arrivata anche nel nostro paese. Ma come funziona? Una famiglia adotta un elfo di Babbo Natale, e questo dovrà tenere la casa sotto controllo e fare da intermediario con Babbo Natale, facendogli sapere come si comporta l’intera famiglia, e se potrà essere beneficiaria dei suoi regali. Ovviamente questo elfo è anche artefice di tante marachelle durante la notte. Ma come nasce questa tradizione? Scopriamolo

Elf on the shelf: la tradizione di Natale che ha conquistato il mondo

elf on the shelf?
Cosa racconta la tradizione dell’elf on the shelf?

L’elfo sulla mensola è una tradizione di origine americana legata al racconto di una leggenda che appunto parla di un elfo che dal 1 Dicembre soggiorna in casa di una famiglia, tenendola sotto controllo, per poi riferire a Santa Claus tutto quello che succede. Un modo davvero tenero di badare e rendere più tranquilli i bambini monelli e vivaci. L’elfo deve restare in casa fini al giorno della Vigilia, scomparendo poi insieme a Babbo Natale. Durante  tutto il soggiorno però questo elfo non deve essere toccato, altrimenti l’incantesimo svanisce. Questa leggenda è stata scritta nel libro per bambini scritto da Carol Aebersold e Chanda Bell, madre e figlio. Queste infatti, avrebbero raccontato questa famosa tradizione mentre sorseggiavano un Tè nella loro abitazione. In un primo momento però il loro libro fu rifiutato perché secondo gli editori non avrebbe funzionato sul mercato, in quanto in rima. Dopo vari rifiuti, le due donne decidono di auto pubblicarsi, confezionando accanto al libro, anche l’elfo. In questo modo l’elfo poteva realmente essere posizionato in varie parti della casa dai genitori dei bambini, così che la leggenda diventasse realtà. La svolta poi è arrivata grazie ad una celebrità, che fu immortalata in una foto con in mano la confezione dell’elfo, e da allora tutti vollero comprarlo.

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L’elfo sulla mensola: le regole del gioco

elf on the shelf?
Cosa racconta la tradizione dell’elf on the shelf?

Il gioco non prevede nessuna regola, ma l’elfo non si tocca. Qualora si toccasse, la magia andrebbe a svanire e l’elfo non potrebbe più tornare al polo Nord per raccontargli cosa è successo in casa.

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L’elfo ogni notte si nasconde in un posto diverso della casa e i bambini il giorno dopo, si divertono a cercarlo e a raccontargli cosa vorrebbero dire a Babbo Natale. Secondo quanto viene detto ai bambini poi, l’elfo durante la notte vola da Santa Claus per fargli il resoconto della giornata. Un’idea davvero divertente per rendere i bambini ancora più legati ad una festa così magica come quella del Natale.

 

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