Vi siete mai chiesti perché le stelle comete, si dice, sono portatrici di desideri? Perché chiudiamo gli occhi e speriamo?
Innanzitutto, cosa sono le stelle comete e perché le vediamo? Si tratta di frammenti di stelle che entrano a contatto con l’atmosfera terreste. Viaggiano di vari chilometri al secondo – ovvero la velocità con cui la Terra si muove intorno al sole – e iniziano a “bruciare” a causa dell’attrito con i gas presenti nell’atmosfera. Proprio questo attrito fa sì che queste stelle lascino dietro di se quella scia che le da loro il nome di “cadenti”. Chiaramente, le stelle cadenti in realtà possono verificarsi in qualsiasi notte dell’anno, ma più comunemente le si associa alla notte di San Lorenzo in estate.
Stelle comete, storia e perché esaudiscono desideri
Ma perché? Perché in quella particolare notte ci sono le Perseidi, ovvero degli sciami di stelle che costituiscono dei residui del passaggio della cometa Swift – Tuttle – dal nome dei due astronomi che la scoprirono nella metà dell’ottocento. E, soprattutto, andando oltre la spiegazione scientifica, perché le si associa ai desideri da esprimere? Si chiudono gli occhi, si intrecciano le dita e si esprime un desiderio. E lo si fa con tutto l’entusiasmo del mondo perché vedere una stella cometa sembra sempre una cosa rara e impossibile
Innanzitutto è bene vedere come è cambiata l’idea che si ha delle stelle nel tempo. Nell’antichità, infatti, venivano viste come segni di cattivo presagio, in quanto le si credeva essere le lacrime delle divinità. Questa idea di sfortuna che attorniava queste “cadenti” è poi cambiata con l’avvento e la diffusione del cristianesimo: in particolare, fanno riferimento alla morte di San Lorenzo, bruciato vivo su una graticola e n cui ricordo è nata questa usanza di esprimere un desiderio, ovvero chiedere una grazia. Ma, in realtà, intorno alle stelle cadenti ci sono anche molte altre teorie. Un’altra teoria religiosa riguarda i tre Magi che, osservando la stella cometa, riuscirono a orientarsi e raggiungere la grotta di Gesù.
Stelle comete, storia e perché esaudiscono desideri
Ci sono ancora altre due teorie che riguardano la credenza delle stelle cadenti e dei desideri. La prima ha origini molto antiche e riguarda in particolare l’epoca dei Romani: essi, infatti, credevano che queste provenissero dal dio Priamo che, attraverso queste cadute, donava fertilità ai campi. La seconda di queste riguarda gli uomini di mare e il cielo. Osservato, infatti, la volta stellata era per i marinai l’unico modo per orientarsi di notte: l’unica, in poche parole, tecnologia di cui ci si potesse servire a quel tempo. Per tanto, questi oltre a guardare il cielo, osservavano le stelle ed esprimevano il desiderio di orientarsi e tornare a casa.
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Infine, la teoria delle stelle credenti la si associa anche al “De Bello Gallico”, l’opera scritta da Giulio Cesare, e all’oroscopo. Per quanto riguarda il primo, in questa opera Cesare racconta la sua conquista della Gallia e di come i soldati rimaneva svegli a fare di guarda dalla battaglia. Alla luce delle stelle avrebbero dovuto vedere i compagni rialzarsi e correre in soccorso, in attesa e nella speranza. Invece, per quanto riguarda la seconda e ultima teoria: come ben sappiamo gli oroscopi ritenevano che il destino fosse scritto nelle stelle e che durante la caduta di una di queste il destino fosse, per un momento, sospeso. Quindi questo evento costituiva il momento particolare in cui l’uomo aveva la possibilità di cambiare il proprio futuro.
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Una cosa però molto importante è che, affinché il desiderio delle stelle comete si realizzi, questo deve rimanere segreto. Non può essere comune, rivelato ad alta voce o di libera conoscenza. Deve essere, anzi, qualcosa che parte dal profondo del nostro animo, qualcosa che probabilmente non riusciamo ad ammettere ad alta voce, ma a cui teniamo più di qualsiasi altra cosa.
