Perché si dice “cin cin” quando si brinda? Ecco la spiegazione

Vi siete mai chiesti perché, al momento del brindisi, tutti urlano la stessa cosa? Come è nata l’usanza del “cin cin” e da dove viene?

Perché si dice “cin cin” quando si brinda? Ecco la spiegazione

Che si tratti di un brindisi di notte, di laurea, di compleanno o in una semplice serata tra amici, c’è sempre: l’immancabile “cin cin” che segue lo scontro dei bicchieri e il primo sorso della serata. Ma com’è iniziata questa tradizione così caratteristica e immancabile a ogni festa o riunione tra amici? Come sappiamo, infatti, il brindisi non è altro che un modo per augurare la benevolenza, la compagnia e la fortuna della persona che si festeggia. Si alza il calice per onorare un qualcosa o un qualcuno, per auspicare una buona fortuna o un felice futuro. Ma perché il cin cin?

Perché si dice “cin cin” quando si brinda? Ecco la spiegazione

Innanzitutto, andiamo per gradi. Abbiamo appena visto il perché del brindisi. Ma andiamo più nel dettaglio, vediamo che questa parola deriva dal tedesco “Brindis” e indica una locuzione: ovvero “Bring dir’s”, ovvero io porto questo a te – ovvero il bicchiere o l’augurio in questione. In passato, infatti, si usava un’altra parola, cioè “Prosit!” che significa “sia di giovamento”. Ma vediamo, ora, invece la locuzione cin cin da dove proviene e perché si usa.

Perché si dice “cin cin” quando si brinda? Ecco la spiegazione

Il termine cin cin si usa, infatti, in concomitanza di un brindisi e quindi di un augurio. Forse, però, non tutti sanno che le origini di questa “pratica” derivano dal cinese: ovvero ch’ing ch’ing, come se noi in pratica dicessimo “prego prego”. Per tanto, vediamo come questa formula, il cin cin, non è solo una traduzione, un modo di fare che è ormai entrato nell’uso comune: ma è un modo di ringraziare. Ovviamente, questa locuzione si è evoluta nel tempo: così dal cinese siamo passati a una formula più europea e, nello specifico, britannica. Perciò, è diventato “chin chin”, usato da commercianti e marinai nel periodo Vittoriano per salutarsi e augurarsi una buona giornata.

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Ma allora, come siamo passati dagli uomini di mare o d’affare dell’Inghilterra Vittoriana, ai brindisi durante i festeggiamenti? Perché la formula arrivi in Italia dobbiamo aspettare ancora qualche anno, ma soprattutto l’apertura e il passaparola dei porti europei. Così facendo, il nostro paese ha accolto questo modo di dire e lo ha adattato al contesto attuale: infatti, gli italiani gli hanno dato un uso e significato del tutto onomatopeico, che fa riferimento al tintinnio dei calici quando si scontrano.

Perché si dice “cin cin” quando si brinda? Ecco la spiegazione

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Tuttavia, anche se ora abbiamo capito perché si usa questa locuzione al momento del brindisi, è bene specificare una cosa: infatti vietato e bandito da qualsiasi forma di galateo. Ma perché? Così come l’augurio di un buon pranzo e un buon appetito, infatti, il Galateo Giapponese ritiene che questa formula nel brindisi provochi imbarazzo tra i presenti: questo perché nella loro cultura quest’unione di suoni indica, al contrario, una parte anatomica maschile. Inoltre, sempre secondo il bon ton, il brindisi va fatto senza attirare l’attenzione in modo eccessivo. Così, questa formula così simpatica in realtà assume connotazioni di maleducazione e sfrontatezza. 

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