Se avete aperto almeno una volta i social in questi giorni, avrete notato come non si parla d’altro della nuova serie netflix Zerocalcare.
In tendenza sui social da giorni, tweet che superano i diecimila cuoricini e uno stuolo di spettatori pronti a commentarla e condividerne meme. La nuova serie Netflix “Zerocalcare” sta letteralmente spopolando nel mondo dell’internet, e in giro per il web sembra non potersi parlare di altro. Che sia stata amata o odiata, nessuno riesce a fare a meno di parlarne. A tal punto da spingere a un’intervento da parte dell’autore, che invita tutti a farsi un po’ una bella risata. Un commento, di certo, in perfetta linea con il personaggio di ZeroCalcare.
La serie animata si chiama “Strappare lungo i bordi” e ha come protagonista un personaggio già molto amato da molti, ovvero Zerocalcare. Venti minuti a episodio, milioni di meme e il monopolio dei social nel corso di questi giorni. Ma perché tutti dovremmo almeno dare una possibilità a questa serie così anticonformista e acclamata? Scopriamolo insieme.
La serie Netflix è composta da soli sei episodi, perfetti insomma per una vera e propria maratona di un pomeriggio. Dialetto romano, o forse sarebbe il caso di dire “romanaccio”, bestemmie sparse e parolacce che sicuramente non hanno l’imbarazzo di mostrarsi. Zerocalcare è di certo quel cartone che, al giorno d’oggi, attira fiumi di critiche e il divieto da parte dei genitori. In realtà, per un occhio più attento, è subito evidente come dietro queste frasi colorite, si nasconda molto di più. La serie, infatti, che ricalca il film omonimo di Pietro Castellitto, richiama tutta una serie di personaggi e figure cult per chi è cresciuto negli anni duemila.
Una tra tante, infatti, è la caricatura di James Van Der Beek, il volto che – a distanza di anni – è ancora tra i protagonisti dei meme più usati per la sua interpretazione del protagonista in Dawson’s Creek. O ancora, possiamo trovare dei richiami al capitano dell’Attimo Fuggente, al fantasy di Harry Potter e del Trono di Spade. Ma visto che a Zerocalcare piace non farci mancare niente, è possibile trovare sparsi anche riferimenti e satire di politica, dai volti più amati fino a quelli innominabili.
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La domanda, a questo punto, sorge spontanea. Perché tutti dovremmo dare almeno uno sguardo, una possibilità a Zerocalcare? Innanzitutto, ciò che potrebbero attirare ben più di una generazione è la presenza quasi invadente del politicamente scorretto. Una caricatura ben voluto, dei luoghi comuni accuratamente evitate, una sgradevolezza quasi ricercata con dovizia. Ma, oltre a questo, nella serie Netflix c’è molto di più: c’è la rappresentazione dell’amicizia, non attraverso delle frasi fatte e create ad hoc, ma con la naturalezza e la quotidianeità di due amici. O ancora, rappresenta quasi un simbolo della generazione che va dalla fine degli anni ottanta ai primi anni duemila: l’incertezza, i dubbi, il lavoro, il futuro.