Il galateo della voce: quando bisogna fare attenzione al tono

Fate mai attenzione al vostro tono di voce quando parlare? Esiste un vero galateo della voce che ci dice come impostare il nostro tono per farlo percepire nel modo corretto.

galateo della voce

Spesso quando esponiamo un concetto non ci accorgiamo del nostro tono della voce. Diamo per scontato che il tono che utilizziamo sia quello esatto in linea con i concetti che stiamo esprimendo e che chi ascolta, lo percepisca nel modo che noi vogliamo. In realtà non è così. Se non riusciamo a controllare il modo in cui moduliamo la voce potremmo rischiare addirittura di distorcere il senso del concetto.

Galateo della voce: ascoltarsi per farsi capire

Spesso non ci rendiamo conto di come possa apparire la nostra voce agli altri. Ci sono momenti in cui, presi dall’enfasi della comunicazione, rischiamo di tenere toni troppo accesi che possono dare messaggi diversi e sbagliati. Ed è qui che si basa il nostro modo di comunicare. Il “galateo della voce” ci insegna che controllare nel modo giusto la propria voce e il tono espositivo, può fare arrivare al destinatario il nostro messaggio nel modo in cui vogliamo. Abbiamo più possibilità che l’altro possa concentrarsi e comprendere il discorso, e d’altro conto noi possiamo essere più sicuri di averlo veicolato nel modo giusto. Potremmo per esempio rischiare di apparire troppo lenti in un discorso che richiede energia e veemenza per caricare qualcuno, oppure un discorso in cui l’altro vorrebbe essere rassicurato, ma abbiamo il tono di voce troppo alto e deciso. Bisogna quindi cercare di ascoltarsi e comprendere realmente se in quei momenti stiamo usando il giusto tono.

Non sempre tono e parole vanno di pari passo

Prepararsi un discorso è fondamentale, come farlo, come strutturarlo e come condurlo. Ma sicuramente non è tutto. Va capito anche in che forma esporlo, la voce giusta può anche essere accompagnata con la giusta espressione che possa rassicurare l’utente. Non sempre le parole si sposano con la tonalità e quindi è bene misurare le due cose in modo da assicurarsi che possa essere tutto più godibile e comprensibile.

Tenere la voce troppo alta, strillare e risultare fastidiosi, anche se un concetto è interessante, induce chi ascolta a perdere fiducia ed anche ad innervosirsi. Quindi non necessariamente una “lavata di capo” ha bisogno delle urla disumane.

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Possono arrivare messaggi anche con toni di voce che non ci aspettiamo. Anche la velocità di esposizione è importante. Il giusto ritmo induce l’utente all’attenzione e non alla noia. Troppo veloci invece rischiate di far perdere il filo del discorso. 

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