In Italia sicuramente si mangia bene in ogni luogo, e ad ogni festività ci sono piatti tipici: scopriamo il menù di Carnevale da Nord a Sud
L’Italia è sicuramente uno dei paesi europei in cui, ovunque si vada, di certo non ci si deve preoccupare di quello che si mangia. Ogni regione ha suoi piatti tipici da gustare, anche a seconda del clima di riferimento. E a seconda delle festività che capitano durante l’anno, ci sono piatti tradizionali che vengono spolverati e che non possono mai mancare sulle tavole italiane. Scopriamo quindi, qual è il Menù di Carnevale da Nord a Sud Italia.
Menù di Carnevale: dai tortelli all’immancabile lasagna
Il Nord Italia, rispetto al Sud ha piatti abbastanza diversi: nel meridione è un preponderare di olio (“noi le macchie ce le facciamo tutte con l’olio!” direbbe Totò), al Nord invece domina il burro. Si pensi alle quajette piemontesi. Di primo impatto sembrano involtini semplici di carne legata con spago, ripieni che si voglia di formaggio o tartufo. E la cottura, manco a dirlo, è nel burro con una foglia di rosmarino. Un sapore spettacolare, da proporre anche a Carnevale. Così come gli immancabili pizzoccheri Valtellinesi, con un mix di grano saraceno e farina. In Lombardia non possono mai mancare i tortelli in brodo o riso alla cantonese. In Veneto invece sono presenti gli gnocchi, immancabili per il periodo carnevalesco. Si rifanno alla maschera Veronese Papà del Gnoco, intento proprio a mangiare gnocchi. Molto presenti gnocchi con zucca e salsiccia o gorgonzola panna e prosciutto crudo.
Un delirio di dolci
In Emilia Romagna non possono mai mancare le classiche tagliatelle. Ma fatte come? Alla romagnola? Si certo, ma ricetta tipica di Carnevale sono anche le Tagliatelle fritte. Ebbene sì, sono amate talmente tanto che si preparano anche dolci. È una ricetta tipica, dorate e aromatizzate all’arancia, super croccanti.
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Immancabili le lasagne che si estendono un po’ in tutto il centro Italia. Ma oltre a i primi piatti, ciò che domina veramente il paese a Carnevale, sono i dolci. Che si chiamino cenci, bugie o frappe, su nessuna tavola possono mancare le chiacchiere.
Passando quindi dalle frittelle di riso Lombarde, làciàditt (“leccadito” – frittelle di mele), arrivando alle cicerchiate, berlingozzo e schiacciata fiorentina e i cecarmini laziali, sarà davvero difficile scansarsi le calorie in giro per il paese!
