Elisabetta Canalis per lo spot Liguria: le polemiche dopo Sanremo

Elisabetta Canalis per lo spot Liguria è stata scelta come testimonial, andato in onda durante il Festival di Sanremo. Non sono mancate le polemiche

elisabetta canalis

Chiunque ha avuto modo di assistere anche ad una sola serata dalle 72esima edizione del Festival di Sanremo, si sarà imbattuto nello spot pubblicitario che promuove le bellezze della regione Liguria. Non sono mancate le polemiche essendo la show girl sarda. Ma perché è stata scelta Elisabetta Canalis per lo spot Liguria? La domanda è salita anche ai livelli dirigenziali della Regione.

Elisabetta Canalis per lo spot Liguria: un compenso di 100 mila euro

Le polemiche non accennano a fermarsi per lo spot La mia Liguria, in cui la bellissima Canalis promuove il turismo nella Regione. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha dato ampie argomentazioni sulla campagna pubblicitaria. Ha tenuto a precisare che la pubblicità andrà in onda anche su altre emittenti, per tutto l’anno, oltre altri due spot registrato, diritti e campagne pubblicitarie su scala molto elevata. Il tutto per una campagna dal costo di 204 mila euro e la scelta di un testimonial è caduta sulla Canalis, per un importo di 100 mila euro. Una campagna che già durante il Festival ha avuto la sua risonanza e il presidente Toti l’ha definita come una delle migliori campagne pubblicitarie degli ultimi anni nelle tv commerciali.

Sono incalzate le polemiche

Vedere una donna sarda, che parla da Los Angeles con lo scopo di promuovere la regione Liguria ha fatto storcere il naso a molti, facendo dirottare la questione su un mero aspetto economico della vicenda. Uno spot che di certo non è passato inosservato, ma l’intento era ed è anche quello di far comprendere quanto la regione, con i propri ricordi intrisi nella mente di chi la vive e la visita, restano fermi nel bagaglio personale anche a chi ormai vive lontano.

elisabetta canalis

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A maggior ragione, la Canalis ha partecipato in passato ad un’edizione del Festival con ricordi indelebili. Passa quindi un messaggio di affezione e grande sentimento nella mente di chi ormai vive lontano ma ha avuto la fortuna di divere la regione, facendola propria, facendola appunto “mia”, e che nell’attesa di tornare, promuove agli altri.

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Di certo continueranno le polemiche, che non sono destinate a tacersi.

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