13 Dicembre, compie gli anni Steve Buscemi: il disturbo post traumatico

Nella giornata di oggi, Lunedì 13 Dicembre, compie gli anni una star nota di Hollywood: rivediamo insieme la carriera di Steve Buscemi e il suo disturbo post traumatico.

13 Dicembre, compie gli anni Steve Buscemi: il disturbo post traumatico

Steve Buscemi nasce a New York nel lontano millenovecento cinquantasette. Con ben trentacinque anni di carriera, settantanove film e nove serie, oggi – lunedì 13 Dicembre – compie la bellezza di sessantaquattro anni. Molto noto nel mondo di Hollywood e dello spettacolo, la sua passione per la recitazione nasce sin da subito: quando prende parte alle tipiche recite scolastiche che contribuiscono però ad accendergli questo fuoco. Così, sin da subito negli anni di scuola si tuffa nello studio del teatro e della recitazione per migliorare e perfezionare le sue doti. Il primo ruolo arriva nell’ottantatré, con “Not Necessarily the News” a cui seguiranno altre piccole apparizione. Questi però gli saranno fondamentali per essere notati dai grandi registi americani.

13 Dicembre, compie gli anni Steve Buscemi: il disturbo post traumatico

Uno dei primi che nota Steve Buscemi sin dai suoi esordi è Martin Scorsese, che lo vuole con lui in un episodio di “New York Stories”, ma anche da un altro regista molto acclamato. Parliamo di James Ivory che gli da un ruolo per “Schiavi di New York” del millenovecento ottantanove. In questo stesso anno, cavalcando l’onda del successo, ottiene la sua prima candidatura come MIglior Attore non Protagonista. 

13 Dicembre, compie gli anni Steve Buscemi: il disturbo post traumatico

Seguono numerosi lavori e film di successo, fino al millenovecento novanta, quando inizia uno dei maggiori sodalizi del mondo di Hollywood: quello tra Buscemi e i fratelli Coen: ricordiamo in particolare “Crocevia della morte” e “Barton Fink – E’ successo a Hollywood”. Per il primo ruolo da protagonista assoluto bisogna invece aspettare il millenovecento novantadue in “In the soup – Un mare di guai”. Tra i numerosi registi di successo con cui ha lavorato prende posto anche Tarantino, infatti ricordiamo l’attore nel cult per eccellenza “Pulp fiction” del novantaquattro. Due anni dopo, nel novantasei, debutta anche come regista con una commedia drammatica: parliamo di “Mosche da bar” che gli vale la candidatura a Miglior film e Miglior sceneggiatura.

13 Dicembre, compie gli anni Steve Buscemi: il disturbo post traumatico

Versatile, dinamico e sempre molto eclettico: la sua persona è forse tra le più conosciute, identificative e singolari del mondo di Hollywood. Ricordiamo anche con molto affetto il sodalizio artistico tra l’attore e un altro volto amato dello spettacolo: Adam Sandler. Buscemi però, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto parlare di sé per una scottante rivelazione: soffre infatti di sturbo post traumatico dopo l’accadimento tragico e indelebile dell’undici settembre. A raccontarlo è l’attore stesso in un podcast di quest’anno in cui, in onore della ricorrenza di quegli orribili attimi di disumanità, svela di questo suo disturbo. Buscemi, infatti, negli anni Ottanta aveva lavorato come compiere e, forte di questa esperienza, durante quei giorni così delicati si offrì come volontario. 

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Lo stress, l’agitazione e l’orrore di quei momenti saranno per sempre indelebili nella sua memoria. Ha avuto l’occasione di rendersi utile ma così ha anche avuto la possibilità di vedere da vicino, di toccare in modo tangibile la disumanità di quella tragedia. L’undici settembre è ancora molto vivido nella storia americana ma anche di tutto il mondo occidentale, e Buscemi rivela di non aver dimenticato un solo attimo di quei cinque giorni così intensi. Racconta infatti di come, subito dopo, abbia sviluppato una serie di sintomi inconfondibili: depressione, ansia, instabilità. Non riusciva ad andare avanti e tutt’oggi, confessa, sente che una parte di sé è rimasta ancora a quel giorno.

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