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5 Dicembre, nasceva oggi l’ideatore di un impero: Walt Disney

Walt Disney, ideatore e creato della grandissima casa di produzione per bambini, nasceva oggi 5 Dicembre. Ripercorriamo gli esordi.

5 Dicembre, nasceva oggi l’ideatore di un impero: Walt Disney

Nasce oggi, cinque Dicembre del millenovecento e uno, a Chicago. Walt Disney è senza dubbio passato alla storia come un genio, un’ideatore e per molti tratti un anticonformista: per molto tempo, infatti, come a tanti prima di lui e anche dopo, gli è stato detto di non essere abbastanza. Che, in poche parole, le sue idee non valessero nulla e che non fosse pronto per affacciarsi al mondo del mercato. A Walt, però, queste parole e rifiuti non sono mai interessati, e ha deciso di andare avanti con la sua strada. Così, in barba alle critiche che di fondo tutt’ora il suo personaggio continua a ricevere, quest’uomo adulto ha deciso di vivere di sogni, fantasia e immaginazione. Ma ripercorriamo la sua vita, dalle difficoltà di emergere fino a quando non ha creato uno dei fenomeni internazionali più amati e conosciuti di sempre: la Disney. 

5 Dicembre, nasceva oggi l’ideatore di un impero: Walt Disney

Come già detto, Walt Disney nasce agli inizi del secolo scorso negli Stati Uniti. Col tempo si installerà nelle memorie della gente come il creatore della Disney o, in modo più interessante e affettivo, il papà di Topolino. Quando nasce, però, Walt è ben lontano dalla strada di successo e soddisfazioni che coloreranno la sua vita: quarto figlio, infatti, cresce lavorando duramente nei campi, senza mai fermarsi o accettare pause. Forse, si mormora, questo è anche uno dei motivi che lo hanno più spesso spinto a rappresentare bambini giocosi, come un sogno dell’infanzia che avrebbe voluto.

5 Dicembre, nasceva oggi l’ideatore di un impero: Walt Disney

A otto anni si trasferisce a Kansas City e la famiglia è costretta a vendere la fattoria: questo, senza dubbio, segna un evento importante e fondamentale nella crescita di Walt Disney. La vita della grande città è diversa, per certi aspetti più dura e molto lontana da quella della campagna. Così, insieme al padre, comincia a consegnare i giornali. Nel diciotto, stanco della rigidità del padre, decide di arruolarsi per la Prima Guerra Mondiale, e da qui inizierà una fase di rottura che mai si risanerà con la sua famiglia. A segnare il punto di svolta è un lavoro che trova lungo il suo percorso, come ritagliatore di immagini presso la Kansas-City ad: qui, infatti, ottiene in prestito una cinepresa.

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Dopo i suoi primi esperimenti di far “muovere” questi pezzi di carta, Walt Disney ottiene subito degli ottimi risultati e, grazie all’aiuto economico del fratello Roy, apre la Laugh-o-grams. Comincia a produrre i suoi primi lavori, tra cui ricordiamo “Alice Comedies” e li presenta a una casa di distribuzione: in men che non si dica ottiene un contratto con la Universal. Le cose, però, cominciano ben presto a mettersi male quando la direzione dell’Universal passa sotto il comando di Walter Mintz: il quale cerca di tagliare le gambe a Walt. A nulla valgono le discussioni, il coniglio che tanto aveva rappresentato il suo marchio, è di proprietà della Universal.

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Così, Walt Disney decide di fare le valigie e lasciare la casa di produzione: pochi saranno gli animatori che lo abbandoneranno, mentre la maggior parte deciderà di fare le valigie con lui. Così, dal vecchio coniglio Oswald si cominciano ad apportare delle modifiche… e nasce niente di meno che Topolino. O, per meglio, direMickey Mouse, un personaggio rivoluzionario che parla ed è protagonista di alcune gag comiche. Walt sembra così aver finalmente intrapreso la strada giusta: Topolino, che ancora oggi rappresenta il più grande simbolo della Disney, è stato ideato. E solo qualche anno più tardi, nel trentasette, si cimenta anche nella produzione del suo primo grande classico di animazione: Biancaneve e i sette nani.

Simona Contaldi