Sempre di più, nel mondo dell’editoria, si sta diffondendo la pratica del self publishing. Cos’è e perché farlo? Scopriamolo insieme
Il fenomeno del self publishing è molto recente e sempre più diffuso nel mondo dell’editoria. Traducendolo letteralmente significa “autopubblicazione”. Ovvero, quando un autore scrive un romanzo o un racconto e decide di non avvalersi dell’auto di un editore per poter mettere sul mercato il proprio prodotto. Si tratta di un fenomeno recente perché, per potersi auto pubblicare, un autore ha bisogno di una piattaforma online su cui potersi immettere. Ed è proprio qui che entra in gioco il mondo dell’internet e del digitale, che si evolve a vista d’occhio e tocca così ogni spazio della nostra società.
Perché pubblicare in self? Ecco la spiegazione
L’autore che decide di pubblicare in self, quindi, non deve fare altro che scrivere il suo manoscritto, lavorarlo, correggerlo, editarlo e mandarlo in “stampa” attraverso queste piattaforme online. In Italia e soprattutto oltre oceano questa pratica prende sempre più piede. Si stima infatti che nel corso di quest’anno il numero di autori “da didatta” negli Stati Uniti sia stato nettamente superiore di quelli che sono passati per la via più tradizionale della casa editrice. Un esempio di piattaforma molto in voga è quella di Amazon, che permette di pubblicare e mettere in vendita su Kindle e Kindle Unlimited in versione eBook, ma anche di stampare in cartaceo.
La domanda a questo punge sorge spontanea: quali sono i vantaggi e perché si dovrebbe pubblicare in self? Innanzitutto, questo tipo di pubblicazione è molto più semplice rispetto a quella editoriale. Infatti, non dovete far altro che rivedere il vostro romanzo, correggerlo e trasformarlo in ebook, caricandolo sulla piattaforma. In poche parole, così facendo chiunque potrebbe essere uno scritto e pubblicare un libro, anche se di bassa qualità. Altra caratteristica inestimabile di questi romanzi in self è la buona riuscita: certo, è vero che ormai tutti possono pubblicare, ma quando incontrerete lo scrittore serio, troverete una qualità e una serietà pari a quella delle case editrici stesse.
Perché pubblicare in self? Ecco la spiegazione
Il self inoltre presenta dei punti di vantaggio sia per il lettore che per lo scrittore. Per quanto riguarda il primo, i libri pubblicato in modo indipendente hanno sempre e in modo ovvio un costo inferiore rispetto a quelli che presentano un marchio. Un eBook di una casa editrice infatti può costare fino a nove euro, quasi dieci. Quello indipendente, invece, non più di quattro euro. Per quanto riguarda invece chi scrive, il vantaggio è più che evidente: avete pieno controllo e potere di ciò che scrivete, i diritti sono e rimangono unicamente vostri e il profitto è certamente maggiore.
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Chiaramente, come ogni cosa, anche il self publishing presenta alcuni “no” che non possono essere ignorati. Innanzitutto, pubblicarli da soli equivale a fare un vero e proprio salto nel vuoto. A meno che infatti non siete già affermati nel mondo della scrittura e dei romanzi, emerge diventerà ancora più difficile. Il marchio di una casa editrice invece può essere un ottimo incentivo per chi approccia al vostro racconto. Inoltre, pubblicare in modo autonomo richiede di certo una maggiore responsabilità e impegno: non avrete editor che vi seguiranno passo passo, per cui tutte le sviste e gli errori dovranno passare solo sotto i vostri occhi. Infine, difficilmente un autore che si auto pubblica ha le competenze necessarie per poterlo fare, conosce molto poco il campo dell’editoria e i primi libri gli servono per tastare il terreno. In più, difficilmente riuscirà a raggiungere gli scaffali di una libreria vera e propria.
