Scuola, interrogazione programmata: tutti i pro

Avete mai sentito parlare dell’interrogazione programmata? Oggi vi spieghiamo di cosa si tratta e quali sono i suoi vantaggi.

Scuola, interrogazione programmata: tutti i pro

Come si può facilmente intuire dal termine stesso, con interrogazione programma ci riferiamo a una pratica della scuola dell’obbligo molto in voga negli ultimi anni: consiste nello stabilire un calendario su cui i ragazzi possono fare affidamento per sapere quando arriverà il momento della verifica per loro. La programmazione può avvenire sia dalla professoressa stessa, che decide di prestabilire le sue esaminazioni, che dagli studenti: in questo caso, sarà compito degli anni stessi offrirsi volontari per l’interrogazione nel giorno prestabilito. Ma quali sono i vantaggi di questa procedura?

Scuola, interrogazione programmata: tutti i pro

Innanzitutto, un primo e fondamentale vantaggio dell’interrogazione programmata è quello di una maggiore organizzazione per lo studente: niente più verifiche orali o scritte che si accavallano nel corso di una stessa settimana o giornata. Niente più ore piccole sui libri per riuscire a stare al passo con tutte le materie o assenze immotivate. Così facendo, programmano le proprie interrogazioni, lo studente saprà per tempo quali sono i suoi impegni e le sue scadenze, e avrà tutto il tempo di organizzarsi.

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Altro vantaggio inestimabile dell’interrogazione programmata, vede un duplice effetto positivo sia per gli studenti che per gli insegnanti: da un lato, infatti, i professori non rischieranno più di trovarsi con la classe dimezzata il giorno delle interrogazioni né con nessun volontario – il che, per loro, sarà già un grande sollievo. D’altra parte, gli studenti potranno tirare un sospiro di sollievo: niente più ansie o corse troppo il tempo, ma soprattutto non ci saranno più tappeti di “2” o impreparati. Così facendo, infatti, si riducono drasticamente le probabilità di trovare impreparati gli alunni, che avranno avuto modo di concentrarsi sulle altre materie lasciate scoperte. 

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Scuola, interrogazione programmata: tutti i pro

Sempre dal punto di vista degli alunni, l’interrogazione programmata è molto utile ed efficiente per altri due motivi: il primo è che aiuta notevolmente a sviluppare una coesione di classe. I ragazzi non penseranno più di essere un singolo davanti a una verifica orale, e di dover quindi pensare solo alla propria sopravvivenza: piuttosto, si comincerà a pensare come un insieme e quindi come una vera classe compatta. Ovvero, gli studenti cominceranno a comprendere che non ha senso mettersi gli uni contro gli altri in tempi di interrogazioni, ma bisogna ed è anzi necessario aiutarsi. Il secondo punto, invece, è quello di responsabilizzare già in giovane età i ragazzi: ovvero installare in loro l’idea che, se venissero meno al loro impegno, allora ci sarebbero persone che pagherebbero pegno per le loro mancanze.

Scuola, interrogazione programmata: tutti i pro

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Ovviamente, non bisogna fare di tutta un erba un fascio, e bisogna anzi riconoscere che l’interrogazione programmata porta con sé anche alcuni rischi: primo fra tutti, la possibilità che gli studenti decidano di studiare solo in prossimità della loro interrogazione, rimanendo senza far nulla per il resto dell’anno. In seconda ipotesi che questa, a lungo andare e qualora i ragazzi non fossero ancora maturi abbastanza, possa sfociare in disaccordi e discussioni. 

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