Il bad boy è ufficialmente il cliché in cui tutte incappiamo almeno una volta nella vita. Ma perché tra il bravo ragazzo e il ribelle, scegliamo sempre lui?
Nella vita ci innamoriamo svariate volte e ancora di più sono le semplici cotte che ci colpiscono come un fulmine a ciel sereno. Abbiamo tanti prototipi di ragazzo e uomo ideale, un po’ in base a quella che è la nostra fascia d’età del momento. Cambieremo idea mille volte e altrettante rinnegheremo i gusti del passato.
Ma solo una cosa rimarrà sempre immutata nei nostri cuori, adolescenti o adulte che siamo: il bad boy esercita su di noi un fascino non indifferente. A nulla serve l’età avanzata, o quel bravo ragazzo che ci fa la corte da tanto tempo: se il ragazzo ribelle arriva da noi e ci sorride, noi non possiamo far altro che mancare un battito e sospirare innamorate. Ma perché?
Perché tra sette miliardi di persone, puntualmente decidiamo di innamorarsi dell’unico ragazzo che ci farà irrimediabilmente e rovinosamente soffrire: eppure, noi ci mettiamo di impegno per evitarli, davvero! E anche le nostre amiche non fanno che dirci quanto dobbiamo smetterla di farci piacere i cosiddetti ribelli. Poi però loro arrivano: casco in mano, giubbotto rigorosamente di pelle – probabilmente ne avrà un armadio pieno, così da averne uno sempre a disposizione -, sopracciglia aggrottate e capelli sempre disordinatamente perfetti. E noi non possiamo far altro che capitolare.
Il cliché del bad boy: perché ha così fascino su di noi?
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Forse è per la loro aura di irraggiungibilità che sembra non lasciarli mai: noi li guardiamo, li incontriamo e improvvisamente è come se fossimo attraversate da due forze opposte ma ugualmente forti. Da una parte, quella che ci spinge il più lontano possibile da loro, verso la fuga e la tutela dei nostri sentimenti – che tanto, lo sappiamo finiranno irrimediabilmente calpestati. Dall’altra, però, c’è una sorta di calamità che ci attira irrimediabilmente verso di loro.
Probabilmente c’è anche un principio di masochismo, perché ci vuole veramente tanto, ma tanto impegno nel preferire il ragazzo scostante e indecifrabile, a quello sempre sereno, sorridente e gentile con noi. Ma che le cose semplici non ci piacciono, noi l’abbiamo capito più o meno quando a quattro anni facevamo il tifo per Eric di Rossana.
In fondo in fondo, e con alte probabilità, abbiamo tutte un principio di istinto da crocerossina che ci accomuna. Inutile girarci intorno: l’idea del ragazzaccio da salvare affascina tutte noi, e nel dubbio che sia questa la risposta ci rimbocchiamo le maniche e ci buttiamo a capofitto in queste imprese suicide.
Contro ogni previsione, i bad boy sanno essere incredibilmente romantici – sempre a modo loro, per carità – e rassicuranti una volta che si scioglie il loro cuore di ghiaccio. E poi ammettiamolo, la giacca di belle e la canotta bianca fanno la loro bella figura dai lontani anni ’90, chi siamo noi per andare contro questa verità universalmente riconosciuta?
