Lo amate o ne siete solo innamorati? A qualsiasi punto voi siate, si tratta di due definizioni ben diverse e ora vi spieghiamo il perché.
Quante volte, nel corso di una relazione, siamo arrivati al fatidico momento del ti amo e non eravamo mai sicuri? Era davvero così? Volevamo fare questo passo così insormontabile?
Eravamo davvero innamorati o ci stavamo solo innamorando? Che ci crediate o no, infatti, in una relazione le cose non sono poi così semplici e immediate, e i passaggi da affrontare sono tanti. L’amore è amore, ma come classificarlo?
In inglese, ad esempio, si fa la distinzione – poi ripresa anche in italiano – tra being in love e falling in love: ovvero, corrisponde alla nostra differenze tra amare – provare un sentimento chiaro, deciso e definitivo per qualcuno – e essere innamorati – cominciare a costruire qualcosa, mettere insieme i pezzi di un sentimento che potrebbe evolvere in qualcosa di più.
I giapponesi addirittura, con un vocabolario ben più vasto e articolo, distinguono tra l’affetto, l’amore passionale e l’amore profondo. Insomma, un bel grattacapo! Ma quali sono, sostanzialmente, le differenze tra amare ed essere innamorati?
Durante l’innamoramento non esistono difetti, viviamo la nostra relazione come fossimo perennemente provvisti di un paraocchi e ci sembra che tutto sia perfetto. Quando invece amiamo, quei difetti lì li abbiamo tutti ben chiari, e decidiamo di amare anche loro.
L’entusiasmo e l’imbarazzo dell’innamoramento, cedono facilmente il passo a una passione forse meno travolgente ma più solida. La relazione, infatti, comincia a costruirsi realmente quando capite di amare per davvero una persona, e tutto il vostro modo di porvi cambia completamente.
Quando si è innamorati si vive l’amore un po’ come una favola, come se si fosse perennemente i protagonisti di un film durante la scena più importa. Quando invece si capisce di amare sul serio, si cominciano a vivere e desiderare anche i momenti morti e di crisi, anche le difficoltà pur di stare accanto a chi amiamo.
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Da innamorati, durante questo processo che può essere più o meno lungo a seconda dei soggetti coinvolti, tendiamo sempre a mettere noi stessi un passetto più avanti. Non lo facciamo per cattiveria o egoismo, semplicemente dobbiamo ancora imparare come si fa realmente a essere in due. Ma nel momento che amiamo, in cui capiamo, quello diventa anche il momento in cui smettiamo di preoccuparci solo di noi stessi e mettiamo qualcun altro al primo posto.
L’essere innamorati è qualcosa che non controlli: succede e basta, e un giorno ti svegli con lo stomaco in un groviglio a causa di qualcuno di speciale senza neanche aver capito come. Ma l’amare è qualcosa che scegli volontariamente ogni giorno della tua vita: quando ami qualcuno, siete l’uno la continua scelta dell’altro.
Infine, quando siamo innamorati sentiamo il costante bisogno di sentire l’altra persona vicina, o anche solo di scambiare messaggi insieme per sapere di esserci. Quando amiamo, invece, riusciamo ad andare anche oltre l’iniziale fase di simbiosi: non abbiamo bisogno di eccessive dimostrazioni d’affetto per sapere che l’amore c’è ed è sempre lì con noi.