Alcuni segni sono delle tombe, altri invece spifferano tutto ai quattro venti: scopriamo i segni che mantengono i segreti

Molto spesso abbiamo delle tremende rivelazioni da confessare a qualcuno, qualcosa che abbiamo fatto o che abbiamo visto e che necessitiamo di condividere.
La condivisione però, va fatta anche con chi è in grado di riuscire a custodirla. Siamo tutti capaci? Assolutamente no.
Scopriamo dunque quali sono i segni che mantengono i segreti.
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I segni che mantengono i segreti: al sicuro con i Bilancia
Se si vuole tenere al segreto qualcosa e confidarlo a qualcuno, sicuramente i nati sotto il segno della Bilancia sono i custodi più indicati. Grazie alla loro tipica riservatezza, e la capacità di inabissarsi in ragionamenti molto profondi, sono capaci il più delle volte di tenere al sicuro le nostre confidenze.
Ad ugual modo i nati sotto al segno del Toro e del Capricorno, sempre molto attenti alla loro privacy e rispettosi di quella degli altri.
Anche i nati sotto il segno del Cancro e Pesci sono molto attenti a prestare attenzione ai nostri misteri e ad evitarne di scoprire gli altarini.
Poi ci sono quelli che oltre a custodirli, sanno anche scoprirli: stiamo parlando dei nati sotto il segno dello Scorpione e del Sagittario. I primi, sono sempre avvolti dal mistero e sono capaci di scovarlo, inchiodandoci al muro. I secondi invece, grazie alla loro naturale empatia, riescono a farci confidare i nostri segreti e anche a darci ottimi consigli.
I nati Acquario invece, grazie al loro essere introversi, molto spesso vogliono evitare di sapere le nostre confidenze, perché possono temere di non esprimere un corretto giudizio, o essere troppo pesanti nel farlo.
A chi non vanno raccontati
Se poi volete che i nostri scheletri negli armadi siano di dominio pubblico, allora potete raccontarli ai nati sotto al segno dei Gemelli, Ariete, Vergine e Leone.

Non c’è mala fede in questo, ma il loro essere sempre molto precisi, categorici e al centro dell’attenzione, possono portarli a spiattellare in giro, tra un argomento e l’altro, anche le nostre confidenze che magari abbiamo confidato giusto due minuti prima.